Per questo itinerario, che si svolge interamente sul lungomare ed è lungo tra i 10 km e i 6 km a seconda se si sceglie o meno di prolungarlo fino alla Tenuta del Presidente della Repubblica, si consiglia l’uso della bicicletta; in alternativa può essere percorso dagli amanti del running e delle lunghe passeggiate a piedi.
Veduta aerea del Porto Turistico
La partenza è dal Porto Turistico.
Progettato negli anni ’90 nell’ambito di un progetto di riqualificazione della zona dell’Idroscalo, il porto turistico è stato inaugurato nel giugno del 2001.
Situato all’estremità di ponente di Ostia e facilmente raggiungibile in auto dal non lontano Aeroporto Internazionale di Fiumicino, è anch’esso un luogo ideale per il passeggio, a piedi o in bicicletta.
I moli, affollati da numerosissime imbarcazioni da diporto a vela e a motore, si svolgono infatti sul lato sud di un tracciato rettilineo di circa 1200 metri, completamente pedonale e affiancato da una pista ciclabile posta in continuità con la ciclovia del lungomare.
Il settore verso terra è occupato da un lungo edificio, dotato di portici e ispirato nella sua architettura al porto imperiale di Claudio, che contiene negozi di vario genere nonché numerosi bar e ristoranti dove è possibile pranzare, prendere un gelato oppure gustare i famosi apericena ostiensi.
A ridosso delle strutture costruite si trova il Centro Habitat Mediterraneo della LIPU, dove è stato realizzato uno stagno costiero frequentato da più di duecento specie di uccelli, alcune delle quali molto rare. Ci si può dedicare alla fotografia naturalistica seguendo un sentiero-natura con capanni attrezzati per l’osservazione diretta degli uccelli oppure visitare le aule didattiche all’aperto e al chiuso che ospitano iniziative volte alla conoscenza e alla protezione della fauna avicola.
La colonia Vittorio Emanuele III in una foto degli anni ’30. In basso a destra l’ospizio marittimo di Marcello Piacentini
All’uscita del Porto Turistico si percorre la strada litoranea, la cui sezione pedonale nel primo tratto è molto larga ed è affiancata da una pista ciclabile: da qui è possibile godere al meglio della visuale del mare e degli splendidi tramonti ostiensi.
Dopo circa 2 km la banchina si restringe e diventa meno agevole l’utilizzo della ciclovia, che termina dopo qualche altro centinaio di metri. Lungo la passeggiata si dispongono gli impianti balneari, che oltre a quelli di routine offrono anche altri servizi (soprattutto bar e locali per la ristorazione, ma non mancano altre attività di intrattenimento).
Il lato verso terra del lungomare è occupato dagli edifici pubblici e privati, alcuni dei quali di notevole pregio architettonico. Inconfondibile è, ad esempio, la mole dell’ex colonia marina Vittorio Emanuele III, il cui prospetto principale affaccia sulla strada poco prima del termine della pista ciclabile.
Si prosegue – sulla strada per le biciclette, sul marciapiede per i pedoni – fino a piazza dei Ravennati, sede del famoso pontile di Ostia. Da qui, continuando la passeggiata, si possono osservare gli edifici che compongono la quinta sul mare della zona centrale di Ostia Lido; alcuni di essi mantengono ancora la loro conformazione originaria e consentono di immaginare quale fosse l’aspetto della cittadina negli anni compresi tra i due conflitti mondiali.
In piazzale Magellano il lungomare curva leggermente a destra e prosegue verso levante.
In questa zona sono presenti numerose costruzioni che risalgono agli anni ’30, quando la strada litoranea viene prolungata verso la zona di Castelfusano, rendendo in questo modo possibile la nascita di impianti balneari di moderna concezione. Dopo un tratto di spiaggia libera si incontra per primo lo stabilimento il Capanno (ex Duilio) e, quindi, il Delfino, il Belsito e il Plinius.
L’arenile di levante in una foto aerea degli anni ’30. Al centro, lo stabilimento “Rex”; più in alto, il “Plinius”
Lo stabilimento successivo (attuali Dune e Tibidabo) era in origine denominato Rex, in onore dell’omonimo transatlantico italiano che nel 1935, anno nel quale viene costruito l’impianto balneare, si era aggiudicato il premio Nastro Azzurro destinato alla nave detentrice del primato di velocità sulla rotta Europa-Nord America. L’autore del primo progetto, che risale al 1933, è Enrico del Debbio, architetto in quel periodo molto noto e affermato (è l’autore, ad esempio, del Foro Italico a Roma), che presenta una proposta di gusto squisitamente razionalista e nella quale il volume del fabbricato centrale è desunto dalle costruzioni navali. Lo stabilimento effettivamente realizzato si discosta leggermente dall’idea di Del Debbio; già alterato nel corso del tempo, negli anni ’90 è stato soggetto a una radicale ristrutturazione che ha definitivamente stravolto le sue forme iniziali.
Di fronte al Tibidabo si trova il Polo Natatorio, importantissimo centro sportivo della Federazione Italiana Nuoto. Nelle sue piscine (una, olimpionica, all’aperto, e due coperte) si allenano gli atleti di punta delle nazionali italiane di nuoto e di pallanuoto e si svolgono periodicamente competizioni ai massimi livelli internazionali.
Proseguendo verso levante si incontra lo stabilimento della Lega Navale, che conserva ancora intatta la sua facies originaria.
Si consiglia a questo punto, costeggiando il canale, di raggiungere il vicino Borghetto dei Pescatori. Dopo la visita del suggestivo villaggio, si ritorna sul lungomare e si attraversa il canale raggiungendo il piazzale Mediterraneo, dal quale si può entrare nella Pineta di Castelfusano oppure proseguire sulla via litoranea.
Dopo un centinaio di metri, si arriva allo stabilimento La pineta (attuale La Vecchia Pineta).
Da qui, all’interno, si può osservare la mole emergente del Palafijlkam, costruito tra il 1990 e il 1992 e sede principale della Federazione Italiana Judo, Lotta, Karate e Arti Marziali.
Sul lungomare continua la serie degli stabilimenti balneari, che anche in questa zona offrono servizi di altissimo livello. Il più noto tra essi è sicuramente il Kursaal, di fronte al quale sorge l’ex Enalc Hotel, albergo di lusso costruito alla metà degli anni ’50 e oggi, dopo un lungo periodo di abbandono, utilizzato quale sede del corso di laurea in Ingegneria del Mare della Facoltà di Ingegneria dell’Università Roma-Tre.
Lo stabilimento balneare Kursaal (sulla destra) in una foto degli anni ‘60
Subito dopo il Kursaal si raggiunge la cosiddetta Rotonda di Ostia, dalla quale la passeggiata può proseguire sul lungomare per altri 3 km circa, fino a raggiungere il confine con la Tenuta del Presidente della Repubblica; in alternativa ci si può inoltrare verso l’interno nel settore di levante della Pineta di Castelfusano, luogo ideale per il running, per passeggiate in bicicletta e per escursioni in mountain bike.