Progettato nel 1929 dall’architetto Mario Marchi, autore anche dell’altro edificio posto in Piazza dei Ravennati, il ‘Palazzo del Pappagallo’ – così denominato fin dalla costruzione a causa della particolare policromia delle sue superfici murarie – appartiene a quella feconda fase di transizione tra le architetture tradizionaliste e quelle moderne che di recente è stata definita “altra modernità”.
Situato in un lotto che affaccia sul Grande Piazzale Popolare (attuale Piazza Anco Marzio) e sul lungomare, è un grande blocco a forma di C, con due corpi scala ai quali si accede dal fronte posteriore.
Il palazzo è ispirato ai principi compositivi dell’espressionismo tedesco e, in particolare, ai grandi caseggiati popolari (i cosiddetti Höfe), della Vienna socialista, sebbene nella suddivisione in basamento, corpo dell’edificio e coronamento rifletta espliciti richiami anche alla lunga tradizione del palazzo romano.
Lungomare Paolo Toscanelli, 88