Sul Litorale Romano, a una distanza tra le 4 e le 7 miglia dalle spiagge di Ostia e Torvaianica e non lontano dalla splendida Tenuta Presidenziale di Capocotta e Castel Porziano, si trovano le secche di Tor Paterno, unica area marina protetta italiana completamente sommersa. Per raggiungerla esistono servizi diving che fanno base al Canale dei Pescatori e al Porto di Ostia.
Costituite da un’ampia formazione rocciosa e coperte da una sorprendente quantità di vita animale e vegetale, le Secche di Tor Paterno rappresentano una vera e propria isola sul fondo del Mar Tirreno, la cui sommità giunge a 18 metri sotto il livello del mare, mentre la profondità massima tocca i meno 60 metri.
Estesa per oltre 1200 ettari, l’Area Marina Protetta delle Secche di Tor Paterno è stata istituita il 29 novembre 2000 dal Ministero dell’Ambiente, il quale ne ha poi affidato la gestione a RomaNatura, Ente Regionale che si occupa dell’amministrazione di 14 parchi all’interno del Comune di Roma.
Dal punto di vista naturalistico la sommità del banco roccioso è popolata dalla Posidonia oceanica, qui presente fino a circa 25 metri di profondità, mentre, più in fondo, si incontrano parenti stretti del corallo, come la bellissima Gorgonia rossa, il raro Corallo nero e gli Alcionari, difficili da trovare altrove. Tra i numerosi pesci sono presenti, tra gli altri, la murena, il gronco, le triglie, la rana pescatrice, la spigola, il cefalo, l’occhiata, il sarago, il pesce luna, l’aquila di mare e la cernia. In superficie, soprattutto in alcuni periodi, non è difficile incontrare delfini, mentre, per gli appassionati di birdwatching, è possibile avvistare sule, berte, beccapesci, gabbiani e labbi.
I subacquei possono compiere immersioni nell’AMP delle Secche di Tor Paterno contattando uno dei diving center iscritti all’albo dell’Area Marina Protetta. La rotazione tra le zone dove sono permessi l’ormeggio e le immersioni garantisce un impatto limitato sull’ambiente.
Per chi non ha la possibilità di immergersi, nella bella stagione vengono organizzate escursioni con barconi che consentono la visita “virtuale” del fondo marino grazie alle immagini fornite da una telecamera trasportata da un sub e trasmesse in diretta su uno schermo posto a bordo dell’imbarcazione.
Estratto da: S. Lorenzatti (a cura di), Ostia. Storia, ambiente, itinerari, Roma 2007