Per le sue straordinarie qualità salsoiodiche la spiaggia di Ostia è stata da sempre considerata dagli esperti particolarmente idonea alle cure elioterapiche e, in particolare, alla profilassi antitubercolare per l’infanzia.
Non stupisce, quindi, che uno dei primi edifici realizzati nella cittadina sia un ospizio marittimo, progettato nel 1920 da Marcello Piacentini sul lungomare di ponente e in grado di ospitare cinquanta bambini per ciascun turno.
Dopo pochi anni la struttura risulta insufficiente e il Governatorato di Roma affida all’architetto Vincenzo Fasolo l’incarico di costruire un complesso molto più grande su un lotto situato sul lato opposto della strada litoranea.
Inaugurata il 24 gennaio 1932 alla presenza della regina Elena e intitolata a Vittorio Emanuele III, la colonia marina, la cui impostazione formale denuncia un forte eclettismo, tipico della maniera accademica del suo progettista, è composta da due corpi, ciascuno dei quali assolve a una funzione specifica, sottolineata anche da una differente caratterizzazione tipologica. Il settore di levante mostra infatti un approccio compositivo di tipo conventuale, con gli ambienti articolati intorno a un cortile centrale, e contiene gli uffici, i refettori, la cappella e altri spazi necessari per lo svolgimento delle diverse attività, mentre il blocco orientale, dove si trovano i dormitori e i relativi servizi, nella sua configurazione ‘a pettine’ si ispira alle architetture ospedaliere.
Attualmente nel complesso sono ospitati la Biblioteca Comunale “Elsa Morante”, un ostello e la mensa della Caritas Diocesana.
Lungomare Paolo Toscanelli, 176