In ragione delle sue peculiarità storiche e urbanistiche, Ostia vanta numerose pubblicazioni a lei dedicate. La cittadina, in epoca romana, rappresentava la “bocca” di accesso alla capitale dell’Impero (etimologia toponomastica di derivazione da Os o Ostium), arrivando a contare circa 50mila abitanti, per larga parte dipendenti dalle attività del vicino porto di Claudio prima e di Traiano dopo. In epoca medievale, con le sue torri costiere d’avvistamento e di esazione doganale, era l’avamposto papale contro le invasioni via mare. In epoca moderna si tratta a tutti gli effetti di una “città di fondazione”, nata e cresciuta a partire dai primi anni del Novecento dopo la bonifica delle paludi operata dai braccianti romagnoli.
Tra le innumerevoli pubblicazioni dedicate alla storia e alla realtà sociale e urbanistica di Ostia, abbiamo scelto questi cinque libri.
Non tutti sono disponibili in libreria; alcuni lo sono nei bookstores online, altri solo nel mercato dell’usato.
La vita quotidiana a Ostia
(Laterza 1996) di Aldo Pavolini.
L’autore descrive con dettaglio e con l’aiuto di numerose immagini uno spaccato della vita quotidiana di quello che era il porto di Roma, che divenne col tempo uno straordinario centro cosmopolita, in contatto con l’intero Mediterraneo.
In questo libro prendono vita i reperti piccoli o grandi della città, le epigrafi, gli strumenti di lavoro, le suppellettili domestiche, la ceramica, i mosaici, le pitture e i luoghi pubblici, dal teatro agli horrea, alle terme.
È decisamente un aiuto concreto, non didascalico, per affrontare al meglio la visita agli Scavi archeologici di Ostia Antica.
Pane e lavoro
(Marsilio, 1986) di Giuseppe Lattanzi, Vito Lattanzi e Paolo Isaja.
La bonifica dell’agro romano è l’evento da cui scaturiscono gli argomenti affrontati in questo libro: dall’annoso problema igienico-sanitario di Roma capitale alla lotta contro la malaria e alla realizzazione dell’impresa idraulica attraverso i lavori affidati all’Associazione generale operai braccianti di Ravenna.
Furono 420 i valorosi pionieri che sbarcarono a Ostia il 25 novembre 1884 per dare vita all’impresa che consente tuttora la sicurezza idraulica del litorale romano.
Lido di Ostia Mare di Roma
(Publidea 1969/2001) di Memmo Caporilli e altri.
È la storia affascinante di una città balneare, la più grande d’Europa, su un litorale deserto fino agli inizi del Novecento.
Questo libro, corredato da oltre 550 rare e inedite fotografie, ne fa un racconto, a partire da Ostia “romana” (634 a.C.) a oggi, Lido di Roma, attraverso fatti e personaggi che ne hanno decretato valore e importanza.
Il Lido di Ostia
(Libreria dello Stato Ist. Poligr. e Zecca dello Stato, 2008) di Luca Creti.
Il volume tratta la storia di Ostia e delle sue opere come un museo a cielo aperto, descrivendo con dovizia di particolari le infrastrutture private e quelle pubbliche, tuttora visibili o, purtroppo, scomparse.
L’autore offre al lettore un completo quadro architettonico e urbanistico di una città che in cento anni di storia moderna ha cercato di soddisfare tutti i bisogni, sia quelli elitari che quelli più popolari.
Ostia vista dall’alto
(Il Librario, 2012) di Giulio Mancini.
Si tratta di un volume di fotografie e aneddotica. Le foto scattate dai dirigibili, dagli idrovolanti, dagli elicotteri, dal satellite e persino dagli aerei acrobatici contribuiscono a dare di Ostia un colpo d’occhio eccezionale, animato da fascino ed emozione.
Dai primi rudimentali stabilimenti balneari alle case e, contemporaneamente, ai servizi pubblici, viene documentato visivamente lo sviluppo della cittadina balneare.
Il libro racconta anche lo storico rapporto di Ostia con il volo. Il capitolo dedicato all’Idroscalo alla foce del Tevere ne descrive la curiosa casualità nella nascita, datata 1919, e l’importante funzione rivestita per Roma, collegata sino al 1943 con ben undici diverse destinazioni del Mediterraneo.