Praticamente fin dalla nascita del cinema Ostia è il set ideale per i registi più importanti della nostra storia e non solo. Sono, infatti, oltre 130 i film che propongono a volte anche solo una scena ambientata in location ostiensi, come documenta il libro “Ostia set naturale” (il librario, 2014).
Merito di una realtà caratterizzata da mille sfaccettature e ambientazioni, ma anche della vicinanza con Cinecittà, che rende economico e pratico girare a Ostia le scene esterne delle produzioni romane. E qui si sono esercitati nelle loro capacità registi del calibro di Risi, Scola, Blasetti, Lattuada, Girolami, Comencini, Steno (Stefano Vanzina), Bolognini, Pietrangel, Nanni Moretti e Woody Allen.
In questo quadro è ben difficile individuare cinque film da non perdere per capire la storia e inquadrare la realtà della cittadina balneare. Ne abbiamo selezionati cinque che rappresentano momenti sociali e artistici di tutto rispetto.
Domenica d’agosto
(1949, regia di Luciano Emmer).
E’ quello che il trailer dell’epoca pubblicizzava come “un film di vera vita”, occhieggiando allo stile del realismo. In realtà questa pellicola, che narra Roma nella giornata di domenica 7 agosto, è stata girata con attori quasi sconosciuti e all’esordio.
Tra questi anche Marcello Mastroianni, nella parte di un vigile, doppiato da Alberto Sordi.
Le scene che riguardano la vita balneare inquadrano diverse aree di Ostia: la ferrovia Roma-Lido, l’ex Gil, gli stabilimenti balneari Lido, Vecchia Pineta e Ondina, la spiaggia libera di Castelporziano. Un affresco del Dopoguerra pieno di ottimismo e voglia di ricostruzione.
I vitelloni
(1953, regia di Federico Fellini).
E’ il primo film che impone all’attenzione il regista romagnolo, che ambienta la sua Rimini tra Ostia e alcuni angoli di Viterbo. Gli scenari un po’ malinconici di un gruppo di giovani nullafacenti e per questo emarginati, sono facilmente riconoscibili tuttora.
L’affaccio sul mare è quello dello stabilimento Kursaal (individuabile dal trampolino a forma di K) e della Lega Navale. Una delle scene iconiche del film è stata girata all’allora Bar Moretti di via Lucio Coilio, mentre altre inquadrature riguardano la rotonda della Cristoforo Colombo.
Caccia al marito
(1960, regia di Marino Girolami).
Il regista, famoso per il genere dei film balneari degli anni Sessanta, ambienta diverse sue pellicole a Ostia. Questa di “Caccia al marito” è la narrazione delle vacanze nell’epoca del boom economico: tre commesse dei grandi magazzini scelgono Ostia (che non viene citata, anzi è indicata come località del viareggino).
Le inquadrature mostrano scorci ancora riconoscibili: l’Enalc Hotel (oggi Università del Mare), gli stabilimenti balneari Kursaal e Sporting Beach, il Canale dei Pescatori, la sede del municipio.
Caro Diario
(1993, regia di Nanni Moretti).
Ostia è protagonista in uno degli episodi di questo film. Il regista-attore percorre sulla sua Vespa la strada da Casal Palocco fino a Ostia, in particolare per raggiungere l’Idroscalo e la stele intitolata alla memoria di Pier Paolo Pasolini che ricorda l’omicidio del 1975. Sono i luoghi di “8 e mezzo” (Fellini, 1963), ma anche de “I mostri” (Risi, 1963) e di “Brutti, sporchi e cattivi” (Scola, 1976).
E non è un caso che un regista sensibile ed evocativo come Nanni Moretti decida di ambientare proprio a Ostia una carrellata che è un omaggio alla Settima arte e, al tempo stesso, una denuncia contro una parte di città che all’epoca chiedeva di essere riqualificata. E, infatti, nel 2000 in quello spazio arriveranno il Porto turistico e l’oasi faunistica della Lipu.
To Rome with love
(2011, regia di Woody Allen).
Uno dei registi più famosi al mondo, nel fare un omaggio a Roma e alla sua eternità, sia nei monumenti che nei costumi degli abitanti, non ha mancato di ricordarsi che la Capitale è una città di mare.
Così ha ambientato sulla spiaggia di Ostia e, più precisamente, nello stabilimento balneare La Vecchia Pineta, una scena che vede interpreti quattro attori di calibro internazionale: Alec Baldwin, Ellen Page, Jesse Eisenberg e Greta Gerwing.
Le riprese inquadrano il quartetto seduto a un tavolino sulla spiaggia e impegnato in un’amabile conversazione sul tramonto che infiamma il cielo.
In questa lista di immagini in movimento, che ben possono rappresentare Ostia e il suo spirito, non possono mancare due momenti iconici. Si tratta di una clip della band rock U2 e di uno spot pubblicitario girato da due premi Oscar, Francis Ford Coppola e Vittorio Storaro.
La clip musicale è quella del brano “All I Want Is You“: il video, diretto da Meiert Avis, è stato girato il 18 aprile 1989. Le scene sono state riprese sulla spiaggia di Capocotta (la parte relativa al circo) e nel borgo di Ostia Antica (il funerale e l’acquisto dell’anello), a ridosso del Castello di Giulio II. Il video è un omaggio a Federico Fellini, che proprio in quel periodo stava dirigendo il suo ultimo film, “La voce della luna”, poco distante, alla Meccanica Romana.
Altro omaggio a Fellini è lo spot girato a marzo 1997 dal regista Francis Ford Coppola (quattro premi Oscar), con la fotografia di Vittorio Storaro (tre premi Oscar).
Si pubblicizza il caffè Illy e la storia è quella de Lo Sceicco Bianco. La parte di Alberto Sordi è interpretata da Massimo Ghini e partecipa allo spot anche uno degli interpreti del film del 1952, ovvero Leopoldo Trieste.
Una menzione merita anche il corto che il 4 luglio 2013 ha riportato davanti all’obiettivo di una cinepresa Sofia Loren: si tratta di “La voce umana“, testo di Cocteau tradotto da Erri De Luca, girato dal figlio di Sofia, Edoardo Ponti. La scena più lunga del video ha come ambientazione lo stabilimento “La Vecchia Pineta“.