L’intera fascia costiera del litorale romano era un tempo costituita da cordoni dunari dell’altezza di più di 10 metri, che sono stati in larga parte distrutti nel corso degli anni dall’eccessiva urbanizzazione del territorio. Oggi la maggior parte delle dune superstiti si trova all’interno della Riserva “Litorale Romano”.
Le dune sono accumuli di sabbia formati dal vento, che solleva le particelle sabbiose più fini dalle spiagge per deporle a distanze variabili da alcune a diverse decine di metri di distanza. Appena formate, completamente prive di vegetazione e soggette a fenomeni di smantellamento da parte della pioggia e di spostamento da parte del vento, vengono dette dune mobili. Le dune mobili, quando vengono colonizzate dalla vegetazione pioniera, adatta a sopravvivere in assenza di humus e in condizioni di elevata temperatura e di mancanza di acqua, diventano dune fisse. Questi due tipi di dune sono facilmente osservabili presso la spiaggia di Capocotta.
Il litorale compreso tra Ostia e Torvaianica è uno dei pochi tratti di costa laziale in cui troviamo quasi integra la duna costiera (tra la litoranea e la battigia), che altrove ha lasciato il posto a strade, stabilimenti, case, parcheggi. In queste aree è possibile osservare la successione della vegetazione che, in fasce parallele al mare, passa dai cespi sparsi delle specie erbacee annuali ai cordoni sormontati dai cespugli di graminacee perenni, e, attraverso le aree depresse interdunali con canne e ontani, alla macchia a ginepri e fillirea, dove sono presenti anche corbezzolo, lentisco, cisto rosa e cisto bianco, smilace, erica arborea e multiflora. L’altezza delle piante che la compongono aumenta gradualmente andando verso l’interno, fino a diventare bosco di leccio o alloro. La fauna è limitata ma interessante, con abbondanti popolazioni di volpi e conigli e numerosi piccoli uccelli canori come l’occhiocotto (Sylvia melanocephala), la sterpazzolina (Sylvia cantillans), la capinera (Sylvia atricapilla) e l’usignolo (Luscinia megarhyncha).
Le spiagge di Castel Porziano e Capocotta sono raggiungibili con la Roma-Lido: si scende al terminal “Cristoforo Colombo”, da dove una linea bus, la 07, raggiunge il km 10,200 della Litoranea. In auto si deve percorrere la via Litoranea Ostia-Anzio. Castel Porziano presenta anche una spiaggia libera attrezzata comunale, suddivisa in otto cancelli d’accesso. Capocotta è aperta e a libera fruizione: qui si trova anche l’unico arenile naturista, 250 metri di fronte mare autorizzati alla pratica naturista dal Campidoglio.
Estratto da: S. Lorenzatti (a cura di), Ostia. Storia, ambiente, itinerari, Roma 2007