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Il Borgo di Ostia Antica

Il Borgo di Ostia Antica
Cosa fare Cultura

Spettacolare, magnifico, emozionante: sono queste le parole adatte a definire il borghetto di Ostia Antica, un piccolo insediamento ricco di storia che deve assolutamente essere visto e vissuto di persona per assaporare fino in fondo il suo fascino di luogo fuori dal tempo.
Non è un caso che, oltre a ospitare periodicamente mostre e manifestazioni, molto spesso venga scelto come set per film o spot pubblicitari; della sua unicità si sono accorti, tra gli altri, anche gli U2, la celeberrima
rock band irlandese che proprio qui ha voluto ambientare alcune scene di All I want is you, lo splendido video musicale, ispirato alle opere di Federico Fellini, che accompagna uno dei brani del loro album Rattle and Hum del 1988.

Nell’area del borghetto, che è completamente pedonale, ci si può rifocillare bevendo un’ottima acqua pubblica da una fontana ricavata da un sarcofago di età romana, oppure approfittando della presenza di alcuni ristoranti, che sono sapientemente defilati nelle stradine in modo da non inficiare la bellezza della piccola piazza posta di fronte al castello e alla chiesa.
Questi due eccezionali monumenti meritano un’accurata visita, così come la Sala Riario dell’Episcopio, ambita sede di eventi culturali e di convegni e dove nel 1977 sono stati scoperti degli eccezionali affreschi di Baldassarre Peruzzi, eseguiti molto probabilmente tra il 1511 e il 1513.

La storia

La storia del borghetto è più che millenaria. Dopo lo spopolamento della Ostia Antica romana, e dove nel IV-V secolo era ospitata la necropoli della locale comunità cristiana, nel IX secolo papa Gregorio IV (827-.844) fonda una cittadella che da lui prende il nome di Gregoriopoli: dotata di una cinta muraria e di un fossato, deve servire a difendere gli abitanti dalle temute incursioni dei Saraceni.

Nei primi decenni del Quattrocento Martino V amplia le fortificazioni facendo costruire un torrione, oggi inglobato come mastio nel castello costruito tra il 1483 e il 1486 per volontà di Giuliano della Rovere, vescovo di Ostia e futuro papa Giulio II. Forse progettata da Baccio Pontelli, al quale viene attribuita anche l’adiacente chiesa di Sant’Aurea, oppure, come scrive il Vasari, da Giuliano da Sangallo, la rocca mostra caratteri assolutamente innovativi nell’ambito dell’architettura militare che hanno fatto supporre ad alcuni studiosi la sua possibile attribuzione a Francesco di Giorgio Martini, limitando l’intervento di Baccio Pontelli al solo ruolo di direttore dei lavori.
Pochi anni prima, per iniziativa del cardinale francese Guillame d’Estouteville, erano intanto sorte le tre file di case a schiera, disposte a scaletta e tuttora esistenti, che compongono la parte residenziale del borgo.

Lo scopo dell’insediamento fortificato è quello di controllare le vicine saline e i traffici commerciali che si svolgono sul Tevere, che scorre proprio sotto il castello e le cui acque ne alimentano il fossato.
Nel 1557 una piena straordinaria devia il corso del fiume, facendo perdere alla rocca il suo ruolo di avamposto fortificato, che viene assunto dapprima da Tor Boacciana e poi da Tor San Michele, la piccola struttura militare costruita nel 1564 su progetto, sembra, di Michelangelo, e tuttora in situ, sebbene in condizioni di deplorevole degrado, nella zona di Ostia ponente.

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